Parco degli acquedotti
Data di composizione: 2013
Dimensioni: 65 x 105
Medium: olio su tela
L’ idea è nata dopo una passeggiata verso il tramonto al parco degli acquedotti di Roma mentre il sole scendendo infiammava di rosso il prato ed i fiori in una giornata estiva. Ho fatto un bozzetto ad acquerello per fermare quell’attimo nel tempo e a studio ho poi rielaborato le immagini che avevo ancora impresse nell’occhio, e a poco a poco i colori prevalentemente caldi, sono scivolati sulla tela reinterpretando il soggetto.
Non uso la tavolozza per impastare i colori che si formano strato dopo strato sulla tela. Il punto focale è dato dai fiori che scivolando dalle arcate dell’acquedotto raggiungono il primo piano. Il colore dominante è il rosso.
Riporto come Vasilij Kandinskij definisce il rosso nel suo famoso testo del 1910 “La spiritualità nell’arte”: Il rosso è caldo, vitale, vivace, irrequieto ma diverso dal giallo, perché non ha la sua superficialità. L’energia del rosso è consapevole, può essere canalizzata. Più è chiaro e tendente al giallo, più ha vitalità, energia. Il rosso medio è profondo, il rosso scuro è più meditativo. È paragonato al suono di una tuba.