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Biografia

Valentina Misirocchi

Valentina Misirocchi

Nasce a Roma  dove attualmente vive  e lavora. Diplomata al Liceo artistico di Via Ripetta, frequenta per un biennio la Facoltà di Architettura lasciando poi gli studi per entrare nel mondo del lavoro e successivamente laurearsi in Lingue e letterature straniere moderne. Continua il suo cammino artistico prendendo parte ad alcune mostre collettive. Segue corsi di studio di nudo artistico e acquerello con la docente Marinella Letico. Studia pittura presso lo studio del Maestro romano Ugo Bevilacqua e approfondisce lo studio della pittura Espressionista tedesca. Dal 2012 ad oggi ha partecipato a diverse mostre collettive, tra cui una personale nel 2014;  a Roma, Milano, Torino, Perugia, Palermo, Catania, Taormina, Bologna. Nel  2015  partecipa alla Biennale di Palermo a cura del Prof. Sgarbi, e a Romart  Biennale d’Arte Internazionale. E’ spesso presente con le sue opere  nella Flyer Art Gallery  di Roma. Nel 2016 viene selezionata per la Triennale di Arti Visive di Roma a cura del Prof. Gianni Dunil, ed espone al Vittoriano dal 26 Marzo al 23 Aprile 2017 nell’ambito della corrente dell’Estetica Paradisiaca teorizzata dal Prof. Daniele Radini Tedeschi. Partecipa inoltre alla  prima edizione del Premio “Estetica Paradisiaca” alla Galleria la Pigna, Palazzo Maffei Marescotti di Roma nel  Settembre 2017. Tra le internazionali, è presente a Barcellona alla Crisolart Gallery, a Dubai-Travel Artist 2”, Secolo Art Gallery– a Londra alla Royal Opera Arcade Gallery, a Malaga alla Galería Javier Román, partecipa inoltre al  “World Wide Show”, a cura di Floriano Massera, presso la Caelum Gallery di New York – dal 3  Giugno al 27 Giugno 2017. Hanno scritto di lei diversi critici tra cui José Van Roy Dali ed è presente con le sue opere in diversi cataloghi e riviste d’arte.

Amarcord

Amarcord

Alcune note sui miei lavori:
Nei miei lavori utilizzo il colore come mezzo per accentuare emozione ed espressività, prediligo l’uso  del colore ad olio,  in quanto  più materico, prevalentemente allo stato puro,  perché  mi permette di dare corposità alla  pennellata che  può così imprimere uno strato in rilievo sulla trama della tela generalmente di grana medio-grossa o di juta,  in modo da intrappolare la luce. Questa tecnica è particolarmente  evidente nel quadro intitolato “Primavera”, ed in particolare  in “Tramonto di fiamme”.